Al Procida Film Festival la sera del 31 Luglio 2013 si sono svolte le premiazioni dei film selzionati. Mas allá de la Santería si è aggiudicato la menzione speciale: la giuria ha apprezzato la delicatezza e la profondità con cui è stata raccontata questa storia difficile.
Una menzione che assume ulteriore valore se penso che il film nasce su un’isola ed è stato apprezzato, su un’altra isola, per il modo in cui è stata raccontata la storia.
Il modo di affrontare la ricerca libero dai dettami accademici di bruniana memoria,
Il modo di sentire l’altro, il sentimento, il keneh è stato il punto di forza della ricerca e di tutto il lavoro svolto. Sentire il proprio cuore, metterlo in comune con la persona dall’altra parte dell’obiettivo ed insieme costruire un nuovo mondo, questo ha rappresentato e rappresenta intimamaente Mas allá de la Santería. La verità di un incontro, un’isola sull’Isola.
Perché l’isola? Perché è il punto dove io mi isolo, dove sono solo: è un punto separato dal resto del mondo, non perché lo sia in realtà, ma perché nel mio stato d’animo posso separarmene .Giuseppe Ungaretti.
L’ISOLA
A una proda ove sera era perenne di anziane selve assorte, scese, e s’inoltrò e lo richiamò rumore di penne ch’erasi sciolto dallo stridulo batticuore dell’acqua torrida, e una larva (languiva e rifioriva) vide; ritornato a salire vide ch’era una ninfa e dormiva ritta abbracciata a un olmo. In sé da simulacro a fiamma vera errando, giunse a un prato ove l’0mbra negli occhi s’addensava delle vergini come sera appiè degli ulivi; distillavano i rami una pioggia pigra di dardi, qua pecore s’erano appisolate sotto il liscio tepore, altre brucavano la coltre luminosa; le mani del pastore erano un vetro levigato da fioca febbre.
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