NAPOLI FILM FESTIVAL 21 – “Nimble Fingers” di Parsifal Reparato
Qui l’articolo originale su CINEMAITALIANO.INFO
Hanoi come una città industriale del nord. Il Vietnam è la nuova frontiera dell’alta tecnologia a basso costo. Bay un’operaia che comincia farsi qualche domanda
Bay vive per il lavoro, ha le dita giuste e probabilmente costa poco, sicuramente meno di un operaio giapponese. È arrivata dalle campagne del nord del paese e forse grazie a “Nimble Fingers“, si trova a doversi guardare allo specchio per capire se i suoi sogni sono ancora realizzabili.
La fabbrica assorbe la vita, un concetto che da noi sembra antico, ma che in Vietnam è attualissimo e chissà per quanto tempo ancora lo sarà. La ragazza apre gli occhi e si guarda intorno, torna per le feste dalla famiglia e comincia a valutare l’idea di lasciare il lavoro in città che oltre al salario offre solo alienazione.
Il tema degli operai e della fabbrica è caro al cinema da quasi un secolo, e la storia di Bay apre una finestra su un mondo che ci appare diverso e antico ma che ha di certo preso la strada del benessere economico e dell’omologata globalizzazione.
Stefano Amadio
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