Oggi la gioia è tanta! Il nostro progetto di film documentario, prodotto da AntropicA , dal titolo SHE ha conquistato 3 importanti premi al Sunny Side of the Doc, uno dei più importanti mercati internazionali per documentari. Gli ultimi 5 giorni sono stati intensi, ricchi di incontri con piccoli, grandi produttori, distributori e broadcaster internazionali.Ho avuto l’onore di portare SHE in selezione ufficiale alla sezione Global Issues Pitch. A La Rochelle, Martedì 21, presso l’auditorium dello Space Encan, ho presentato – “pitchato”, nello slang degli addetti ai lavori – il progetto ad un pubblico prestigioso, produttori e decision maker da tutto il mondo: Al Jazeera English, RTS Switzerland, YLE, Netflix, ARD-NDR e molti altri. È stato gratificante vedere gli sguardi emozionati di un pubblico di professionisti, ascoltare le loro domande, scoprire l’interesse che il nostro progetto ha generato in produttori e broadcaster di tutto il mondo. La fantastica organizzazione del Sunny Side of the Doc ha reso possibile l’incontro con potenziali partner, come Canal+, ARTE France, Sky, ZDF, RTBF… Sono stati giorni in cui abbiamo immaginato e discusso nuove idee e strategie per la produzione e distribuzione dei nostri film. È stato il mercato per eccellenza: inclusivo, vario, ricco di idee, pieno di professionisti con tanta voglia di fare. Il progetto a cui stiamo lavorando è il frutto di tanti anni di lavoro, con un team di professionisti e ricercatori di altissimo spessore, su un tema di importanza vitale. Raccontiamo dei diritti e delle condizioni di lavoro delle operaie dei più grandi stabilimenti industriali dell’elettronica al mondo, che oggi hanno base in Vietnam. Raccontiamo del patriarcato che favorisce lo sfruttamento di manodopera femminile da parte delle grandi corporation. Lo raccontiamo avvalendoci di ricerca scientifica, di professionisti del campo dell’audiovisivo e confrontandoci con le operaie e le manager di questi grandi stabilimenti industriali. È un lavoro unico al mondo, di cui è necessario parlare.
Al Sunny Side of the Doc si sono resi conto in tanti, ed oggi ci hanno assegnato ben 3 premi!
– Best Global Issues Pich, con la seguente motivazione della giuria: “The jury thinks the way #SHE unveils timely themes such as women’s rights, equal pay, economical migration, western responsibility and patriarchal systems is essential.We acknowledge the quality of the development work undertaken and the access gained in this process. SHE gives a fresh look on the topic with creative use of cinematography and with the experimental staging of work in the factory. We will be interested in seeing how the story develops. We hope to see that the story will be told with the protagonists, rather than just about them. We are also interested in learning about Samsung’s point of view. The jury wishes the team all the best and we look forward to seeing the final film.”
– Award Docs Up Fund and the Impact Social Club, con la seguente motivazione della giuria:”The jury was very much impressed by the powerful visual quality of the trailer. The director has managed to create a relationship with his characters that gives them freedom and a secure place to speak out. We believe the film will have a real resonance. We will be happy to share ideas and skills in order to give it a strong and impactful life.”
– Movies that Matter“All projects within the Global Issues pitching session are totally relevant to the society we live in today. Movies that matter awards a project that sheds light on a human rights situation of women where the whole world should be reminded of. We all use our mobile phones constantly and are often unaware of how and by who they are made. The access to the women in the factories, constructing our mobile, are living under horrible conditions. The impact this project can generate, is very important. For that reason movies that matter awards SHE, and is honored to welcome the filmmaker at the end of March in The Hague!”
Le motivazioni ci onorano, festeggeremo con tutte le forze che ci restano. Però in momenti come questi si fa necessaria una riflessione personale e collettiva, affinché l’esperienza ed il successo del singolo torni a beneficio della comunità a cui si appartiene.
In queste giornate al Sunny Side of the Doc la delegazione italiana Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani era composta da almeno 26 società di produzione cinematografica. Nella selezione ufficiale di Sunny Side of the Doc, composta da 48 progetti, 2 progetti erano italiani. Lavoriamo a questo progetto da oltre 2 anni, e da almeno 6 mesi tento di fare arrivare il nostro lavoro al nostro principale broadcaster italiano, la #RAI, la tv pubblica che produce e supporta la produzione di film da milioni di euro ogni anno. Negli ultimi sei mesi ho bussato alla porta della Rai inutilmente. In seguito alla selezione al Sunny Side mi hanno finalmente risposto e spiegato che la nuova linea editoriale di RAI Documentari prevede il supporto a progetti che guardano esclusivamente a “storie italiane, nello specifico true crime, biografie e anniversari”. Una decisione che in sostanza taglia le gambe a tutte le PMI di produzione che vogliono mettere il naso oltre confine, e a quelle che vogliono occuparsi di tematiche più impegnate. In un sol colpo la dirigenza RAI è riuscita a tenere fuori dal mercato progetti che promuovono tematiche più attente al sociale, confermando l’andazzo della tv da intrattenimento. Così diventa emblematica la scena del pitch presso l’auditorium, in cui c’erano tanti decision maker da tutto il mondo, ma non c’era neanche un delegato della RAI. Ai colloqui i più grandi broadcaster del mondo mi hanno posto tutti la domanda con curiosità e un po’ di sospetto…. “Come mai non c’è RAI in questo progetto?”
Ho tentato di spiegare la drammatica situazione in cui versano le produzioni indipendenti italiane impegnate e con uno sguardo all’estero…Siamo finiti spesso a ironizzare sulla gestione della RAI. Perché RAI non supporta il progetto con nessun ramo d’azienda (RAI Cinema ad esempio)? Quali sono le dinamiche, le regole secondo le quali si decide di abbracciare un progetto?L’ironia ci ha salvato ancora una volta, ha fatto crescere ancor più questo importante progetto e le nostre spalle. Mentre gioisco per i risultati portati a casa, dall’altra parte provo una profonda tristezza nel riconoscere la nota gestione della cosa pubblica, di cui siamo vittime nel Bel Paese. Noi porteremo certamente a compimento il nostro SHE, sono anni che facciamo cinema indipendente, sono anni che lavoriamo con tanta passione su progetti “impossibili e difficili”, ci guadagnamo i risultati con il sudore della fronte e i piccoli grandi successi hanno un sapore indescrivibile. Il segreto è anche la squadra meravigliosa, Michela Cerimele, Pietro Masina, Khanh Do Ta, Thanh Ha Vu, Phương Minh Nguyễn, Armando Duccio Ventriglia, Roberto Zinzi, Bartholomeus Saruz, Federico Tummolo, Emma Ferulano…Ora festeggiamo, ma domani qualcuno dovrà renderci conto di questa gestione miope che inevitabilmente taglia le gambe a chi lavora con passione, professionalità e onestà.Evviva Sunny Side of the Doc, evviva SHE, evviva il cinema indipendente! Grazie a Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani!
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